Che cos'è una clinica psicoanalitica

08.03.2022

ICLeS 12 marzo 2022, Marina Severini Cos'è una clinica psicoanalitica? Innanzitutto si tratta di definire il concetto di clinica; spesso viene usato come sinonimo di pratica ma la clinica non è la pratica, per clinica si intende un sapere che si elabora a partire dalla pratica, un sapere che si deposita, si può trasmettere e sottoporre a critica. Il secondo punto riguarda la definizione di clinica psicoanalitica, vale a dire cosa differenzia la clinica psicoanalitica dalle altre cliniche, che è come chiedersi su cosa si fonda l'unità della psicoanalisi, nonostante le varie correnti che, lo sappiamo, possono essere tra loro molto differenti. L'unità si fonda sul procedimento freudiano, un procedimento di parola che si basa su libere associazioni (parola lato analizzante) e interpretazione (parola lato analista). Da precisare cosa si intende per libere associazioni, cioè quali passaggi sono necessari affinché una parola di lamento o sofferenza diventi parola analizzante. Da precisare anche cos'è la parola lato analista e perché per occupare questa posizione sia necessaria l'esperienza della propria analisi e insieme una formazione permanente (Scuola). Al di fuori di questo procedimento di parola unico, inventato da Freud, non si è nel campo della clinica psicoanalitica. Al procedimento freudiano come fondamento dell'unità della psicoanalisi Lacan negli anni '70 aggiunge l'analista oggetto. All'analista interprete, che interviene sul testo dell'analizzante per mettere in evidenza i significanti dell'inconscio, si aggiunge l'analista come presenza silenziosa che in quanto tale presentifica il miraggio transferale. È questa posizione dell'analista oggetto, il suo dire silenzioso, che indica la faglia del soggetto supposto sapere, condizione necessaria perché ci sia fine dell'analisi. Condizione necessaria ma non sufficiente, cercheremo di vedere perché. A questo punto quel che per Lacan fa l'unità della psicoanalisi è l'analista oggetto e quel che maggiormente è il proprio dell'analista è l'atto; se c'è atto analitico allora si può dire che c'è (stato) analista. E sappiamo che il primo atto analitico è quel passaggio oscuro da psicoanalizzante a psicoanalista che la passe dovrebbe illuminare.