Ansia: il malessere dei tempi moderni
Ansia: sintomi e descrizione
L'ansia è una sensazione di disagio che può assumere infinite forme, intensità e sfumature. Può assumere l'aspetto di una preoccupazione o di un timore vago, indefinito, anche in assenza di una situazione specifica. Oppure l'ansia può avere un contenuto mentale preciso e anche stabile, senza che la persona sappia sempre dire da dove gli viene questa idea: eppure sente che l'ansia è legata ad un pensiero anche se il legame tra la sensazione e l'idea è spesso irragionevole, irrazionale.
Altre volte, ancora il soggetto è preoccupato o prova avversione e paura per alcune situazioni senza però riuscire a spiegarsene il motivo. Se, infatti è normale provare paura in alcune circostanze (ansia da esame ad esempio, o di fronte ad un chiaro pericolo), l'ansia diviene segno patologico quando è riferita a situazioni comuni o magari più volte sperimentate fino ad un certo momento: in questo caso parliamo di fobie.
Ci sono casi - che la scienza psicologica chiama sindromi da stress post traumatico - in cui lo stato ansioso e timoroso si instaura in seguito ad un trauma, o evento che ha colpito a vario titolo l'esistenza del soggetto. Questo "trauma" può essere un lutto, un incidente, una perdita, una separazione, ma anche un evento naturale.
Ma in molti altri casi non sempre è facile rinvenire un trauma, nel senso comune del temine, ovvero di un evento di natura eccezionale e clamorosa. In casi come questi l'ansia colpisce il soggetto "a ciel sereno" senza preavviso, senza che ci sia un motivo per sospettarne la causa.
L'esperienza dell'ansia con sensazioni e manifestazioni diffuse oppure localizzate: praticamente ogni apparato funzionale può essere influenzato ed alterato da eventi ansiosi che spesso sono scambiati per segni di malattie organiche. Infatti si registrano palpitazioni, difficoltà a respirare, sensazione di soffocamento, dolore toracico, sensazione di peso allo stomaco, dolori o bruciori di stomaco, nausea, difficoltà di deglutizione, diarrea, costipazione, fame impulsiva o perdita di appetito, minzione frequente, impotenza o frigidità, dismenorrea, cefalea, vertigini, visione confusa, tremori, affaticamento e debolezza generale, sudorazione e rossore, insonnia, ed altre manifestazioni ancora.
In altri casi l'ansia può essere una esperienza essenzialmente mentale, senza un correlato corporeo: in questi casi sono le aspettative, le percezioni e le impressioni ad ingenerare ansia (ma anche repulsione, schifo, orrore) che spesso si mostra sul piano del pensiero con una labilità dell'ideazione, passaggio repentino da una idea all'altra con la sensazione di un accavallarsi delle immagini o al contrario presenza fissa di alcune visioni.
L'ansia, infatti si correla con le prestazioni intellettive, nel senso che se una certa quota di ansia può migliorare le prestazioni mentali, quando tuttavia l'ansia sale oltre un certo livello essa può paralizzare il pensiero, la memoria, le capacità di espressione.
È altrettanto vero che l'ansia conosce diverse intensità, potendo mostrarsi nella veste di una leggera inquietudine come bella dell'angoscia paralizzante e parossisitica che si raggiunge negli attacchi di panico.
Tuttavia a prescindere dall'intensità con cui colpisce il soggetto, l'ansia, nella sua tendenza a farsi cronica o a ritornare dopo un periodo di assenza, può condizionare in maniera considerevole la vita di un soggetto. Chi soffre di ansia, infatti cerca di fare di tutto per evitare le spiacevoli sensazioni che ad essa si accompagnano, ricorrendo ad una vasta gamma di strategie, nel tentativo di trovare sollievo.
Se l'ansia si accompagna a delle idee e convinzioni circa le circostanze che la generano, per quanto irragionevoli, il soggetto cercherà di sfuggire, schivare circostanze, persone, situazioni ritenute colpevoli o nemiche. La vita del soggetto oscilla allora tra l'imporsi tentativi di non cedere all'ansia, cosa che però lo espone ad una sofferenza psichica che appare invincibile, e l'evitamento di tutto quello che è connesso all'esperienza dell'ansia.
Questo avviene a prezzo di forti limitazioni, sensi di colpa e frustrazione di fronte alla constatazione delle proprie limitazioni, soprattutto se non se ne ravviene un motivo ragionevole. Questo insieme di vissuti può arrivare a configurare una depressione che non può che indebolire il soggetto.
In alcuni casi il soggetto arriva a limitarsi in molte attività sociali e a ridurre drasticamente il perimetro della propria vita.
In altri casi, la ricerca di un sollievo dall'ansia può portare il soggetto a cercare di intervenire sul proprio umore attraverso l'assunzione di sostanze capaci di aver un effetto eccitante o calmante (alcool, sostanze stupefacenti di varia natura, psicofarmaci assunti senza controllo medico). In questi casi il rischio di sviluppare dipendenze è molto alto ed è un esito frequente.
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